La Dieta Mediterranea e gli studi di Ancel Keys a Pioppi


La dieta mediterranea è uno stile alimentare tipico dei paesi del mediterraneo, ricco di alimenti genuini in cui giocano un ruolo centrale frutta, vegetali e in particolare cereali integrali, dei quali sono ampiamente documentati e noti i benefici.

La ricerca di Ancel Keys nel Cilento e a Pioppi

Ancel Keys, biologo e fisiologo americano, coordinò verso la metà del XX secolo una ricerca circa il ruolo dell’’alimentazione sull’aterosclerosi e le patologie cardio-vascolari, in relazione con l’’osservazione di meno numerosi eventi critici nelle popolazioni italiane e greche, sedi di sbarchi alleati nella Seconda Guerra Mondiale.

Ancel Keys tornò nel dopoguerra in Italia e si trasferì a Pioppi (un villaggio di pescatori del comune di Pollica, nel Cilento), ove ebbe la cittadinanza italiana e lì visse fino a poco prima della sua morte nel 2004, all'età di quasi 101 anni.
 
Il Seven Countries Study (SCS), “studio dei sette Paesi”, fu concepito da Ancel Keys per cercare di comprendere i legami tra patologie cardio-vascolari, alimentazione e stili di vita e studiare le malattie cardiache e vascolari tra i paesi che hanno modelli alimentari e stili di vita tradizionali diversi.
Lo studio è durato circa 20 anni in Olanda, Finlandia, Grecia, Yugoslavia, Italia, Giappone e USA. Il campione era composto da 12.763 uomini.
 
L'ipotesi principale era che il tasso di malattia coronarica nelle popolazioni e negli individui varierebbe in relazione alle loro caratteristiche fisiche e allo stile di vita, in particolare nella composizione dei grassi nella dieta e nei livelli serici di colesterolo.

L'obiettivo era esplorare in dettaglio le associazioni di dieta, altri fattori di rischio e tassi di malattia tra le popolazioni e tra gli individui all'interno delle popolazioni, utilizzando misure standard di indagine.
 
Lo studio dei sette paesi ha dimostrato che il colesterolo serico, la pressione sanguigna, il diabete e il fumo sono fattori di rischio universali per la malattia coronarica.

Il ruolo della Dieta Mediterranea nella prevenzione di alcune malattie
 
Ancel Keys e i suoi colleghi SCS sono stati centrali per il moderno riconoscimento, definizione e promozione del modello alimentare che hanno trovato in Italia e in Grecia negli anni '50 e '60, ora popolarmente chiamato "La dieta mediterranea".
 
Hanno dimostrato che i modelli dietetici nel Mediterraneo e in Giappone negli anni '60 erano associati a bassi tassi di malattia coronarica e mortalità. Gli studi sugli anziani hanno dimostrato che una dieta e uno stile di vita sani (attività fisica sufficiente, non fumatori e consumo moderato di alcol) sono anche associati a un basso rischio di malattie cardiovascolari e mortalità.

Una dieta sana e un'attività fisica sufficiente possono anche posticipare il declino cognitivo e ridurre il rischio di depressione.

Le conclusioni dello studio
 
I principali fattori di rischio per la genesi dell’’aterosclerosi e successivi problemi cardiovascolari sono:
 
- l'Ipertensione arteriosa
- l'Ipercolesterolemia
- Il livello di grassi animali della dieta.
 
Una alimentazione povera di grassi animali e ricca in vegetali, cibi non raffinati, olio, pesci e carni bianche riduce i fattori di rischio.
 
Il modello alimentare diffuso in tutto l’area costiera del bacino mediterraneo era caratterizzato da:
 
– elevati apporti di cibi vegetali non raffinati (cereali, legumi e vegetali)
– grassi di origine vegetale (olio e semi oleosi)
– proteine animali non frequenti e fornite soprattutto  da pesce  o da carni  ““bianche” (pollo,
   tacchino e coniglio)
 
Da qui il nome Dieta Mediterranea che è basata sulle proprietà benefiche degli alimenti come fattore protettivo della salute e in particolare di quella cardiaca.
 
In conclusione la Dieta Mediterranea prevede:
 
- consumo prevalente di alimenti di origine vegetale come cereali e derivati (pasta e pane integrali),
- consumo moderato di prodotti di origine animale come carne e latticini
- Molta frutta e verdura (da 5 porzioni/die a 7 porzioni/die
- Alternative proteiche alla carne: legumi, semi, pesce,
- Olio EVO (extravergine di oliva) o monoseme, a crudo
- NO zuccheri aggiunti
- NO sale aggiunto
- Vino con moderazione
- Attività fisica regolare e costante


Immagine tratta da Fondazioneveronesi.it
 
Per mettere la popolazione in grado di seguire facilmente tale dieta è stata predisposta la cosiddetta piramide alimentare, che aiuta a organizzare la dieta sia per la composizione dei pasti principali che per la distribuzione del consumo degli alimenti su base quotidiana e su base settimanale.